Chi produce i dati per espellere i migranti dagli Stati Uniti
Uno dei più grandi cattivi della Silicon Valley, e non è Elon Musk.
In questo numero: nell’elenco dei tech bro, amici di Donald Trump, in Europa ci dimentichiamo sempre di citare uno dei più potenti. Soprattutto perché una delle sue aziende fornisce servizi di analisi dati e intelligence a privati e governi di tutto il mondo, tra cui quello israeliano1. Oggi parliamo quindi di Peter Thiel e della Palantir Technologies.
Dove ci vediamo in giro
Torino, 5 febbraio: mercoledì prossimo alle 20:45 parlo del mio libro Quando i dati discriminano nella rassegna Apertamente dell’Istituto superiore Agnelli di Torino.
Camerino, 13 febbraio: tengo un talk all’università di Camerino nell’ambito del programma “Le competenze trasversali nella scienza”. Tema, l’etica dei dati.
Santarcangelo di Romagna, 28 febbraio: alle 20:30 presento Quando i dati discriminano alla biblioteca comunale Baldini, per la rassegna “Letture Liminali”.
Lucca, 6 marzo: presentazione del libro a Lucca, nella rassegna “Voci di Biblioteca”.
🗞️ [angolo SkyTg24] Trump potrebbe cancellare o alterare le serie storiche dei dati sul cambiamento climatico prodotti dalle agenzie federali negli Stati Uniti. Marta Soligo, che è assistant professor al William F. Harrah College of Hospitality dell’università del Nevada, si occupa di ricerca nel turismo e vive a Las Vegas, ha letto il pezzo e ha commentato così:
Io posso parlare da sociologa, e una delle cose che mi preoccupa di più è che la tendenza che ben descrivi può buttare fango anche su altre tematiche importanti. Per esempio, parte delle mie ricerche si focalizza su come le comunità più povere e marginalizzate siano più esposte a problemi ambientali. E qua negli USA è un problema gigante. Il tuo articolo apre proprio le porte alla descrizione del freno che si sta mettendo alla ricerca in questo senso. Usi il termine giusto, la cancellazione dei dati, che porta alla cancellazione dei discorsi sulla disuguaglianza.
Molto interessante anche la parte sulla resistenza di chi fa ricerca. È vero, in un momento in cui siamo praticamente sotto accusa, dove ci stanno dicendo che i nostri dati (il lavoro di una vita) non valgono nulla, dobbiamo unirci e supportarci.
Sei tra le 10035 persone che leggono la newsletter. Sì, abbiamo superato il numero magico! Grazie davvero, soprattutto a chi è qui da 3 anni, dal primo post del 12 gennaio 2022, che lascio senza paywall, per le persone più curiose:
Nell’ultima puntata abbiamo parlato di come dovrebbero essere scritti i documenti ufficiali che raccontano i dati.
Fino a fine febbraio puoi abbonarti con lo sconto, pensaci!
Intanto ti ricordo che se coinvolgermi in un evento puoi scrivere a contact-columbro@elastica.eu.
Per promuovere il prodotto della tua azienda, un evento o un corso in questi spazi scrivi a newsletter@tispiegoildato.it, rispondo io oppure Roberta. Qui tutte le condizioni.
“The way I understand it, God and the devil were in a giant battle to rule the world, right?” “I suppose.” “Right,” Adán said. “Look around you—the devil won.”
”Per come la vedo io, Dio e il diavolo si sono scontrati in una gigantesca battaglia per governare il mondo, giusto?”. “Suppongo di sì”. “Giusto”, disse Adán. “Guardati intorno: il diavolo ha vinto”.
― Don Winslow, Il Confine (Einaudi 2019)
In USA l’espulsione delle persone undocumented è data driven
Un uomo del New Mexico riceve una chiamata dai funzionari federali per la tutela dei minori: il fratello adolescente è arrivato da solo al confine dopo aver percorso 2000 miglia per sfuggire a uno zio violento in Guatemala. Gli chiedono di prendersi cura del ragazzo. Nonostante sia senza documenti, accetta e fornisce le sue informazioni personali. Sette mesi dopo, agenti dell'Ice (Immigration and Customs Enforcement) lo arrestano a casa e avviano il processo di deportazione.
Una famiglia del Maryland riceve una visita a sorpresa: agenti dell'Ice entrano in casa e arrestano un uomo davanti ai figli. Non aveva mai avuto problemi con la legge, ma l'Ice ha utilizzato i dati forniti alla motorizzazione per rintracciarlo.
Queste sono testimonianze raccolte dal magazine Slate nel 2020 per denunciare il sistema di sorveglianza messo in atto dal governo di Trump nella sua “lotta all’immigrazione illegale”: il pezzo si intitolava L’era crudele della deportazione data driven.
L'ICE, l’agenzia responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell'immigrazione degli Stati Uniti, aveva sempre utilizzato le impronte digitali raccolte in prigioni statali e locali per individuare persone da deportare, ma ora l'agenzia cominciava a sfruttare e incrociare enormi quantità di dati provenienti da molteplici fonti, grazie a tecnologie di intelligence come quelle fornite da Palantir Technologies.
La Palantir è una delle società dell’imprenditore di origini tedesche Peter Thiel, forse più conosciuto come fondatore di PayPal, nata nel 2003 come azienda di analisi dei big data per “creare strumenti per migliorare la gestione dei dati e contrastare le minacce terroristiche post-11 settembre”. Oltre ad avere tra i suoi clienti il governo statunitense, quello israeliano e anche UK, troviamo anche Boeing, Morgan Stanley, Stellantis, ma anche il World Food Programme2.
Le nostre piattaforme sono utilizzate in tutto il settore pubblico, privato e no-profit per aiutare le organizzazioni a implementare rapidamente soluzioni ai problemi più difficili da affrontare.
Questo è il servizio promosso da Palantir, e le soluzioni più rapide spaziano da piattaforme di intelligenza artificiale e apprendimento automatico create ad hoc sui dati delle aziende alle operazioni anti-riciclaggio, ai servizi per la difesa.
Ed è interessante che cercando informazioni sull’azienda, per esempio mettendo il nome nella barra di cerca dell’app Substack, si trovino soprattutto post che consigliano o meno di investire nelle sue azioni, e tutti si concludono con un parere a favore, visto che nel 2024 Palantir ha registrato un aumento significativo delle vendite e la vicinanza di Thiel al partito conservatore - ha sostenuto e finanziato la candidatura di JD Vance come vicepresidente, ha ospitato a casa sua il party per l’inizio del mandato - fa promettere nuovi investimenti da parte del governo.
Si stima che negli ultimi quattro anni Palantir abbia ricevuto fino a 1 miliardo di dollari come fornitore di servizi per l’Ice nelle operazioni di sorveglianza e deportazione dei migranti tramite l’uso del software Investigative Case Management (Icm) che consente di accedere a database per costruire profili dettagliati e analizzare relazioni tra persone. Per il prossimo quinquennio, quindi fino al 2030, il governo ha indetto una gara da 100 milioni di dollari3, e vedremo se sarà sempre Palantir a garantirsi l’appalto.
Ah, il nome: se avete letto il Il Signore degli Anelli, non vi sarà sfuggita l’analogia, perché "Palantir" deriva proprio dalle pietre veggenti ("seeing-stones") che consentivano di vedere ciò che altrimenti sarebbe rimasto nascosto. Una metafora che dovrebbe rispecchiare la missione dell'azienda di svelare informazioni nascoste attraverso i dati. Peccato che queste informazioni oggi siano usate anche in operazioni mirate, come raid contro famiglie migranti e arresti su larga scala.
Come scrive Slate:
Questi strumenti, progettati per ottimizzare l’analisi dei dati, trasformano informazioni personali in armi contro le comunità più vulnerabili.
Palantir ha sostenuto che i suoi prodotti rispettano le leggi e sono utilizzati per scopi legittimi, ma questa giustificazione non tiene conto delle implicazioni etiche di collaborare con agenzie che adottano tattiche controverse e spesso disumanizzanti.
Un’efficienza data driven che viene promossa come desiderabile, auspicata, perché più dati uguale miglior governo. I licenziamenti di Trump nei vari uffici federali rispondono appunto a un’idea di efficienza, promossa anche da Curtis Yarvin, un ex programmatore e blogger di 48 anni, anti-democratico e pro Trump, vicino a Thiel, che ha coniato l'acronimo RAGE (Retire All Government Employees, ovvero "pensionare tutti i dipendenti pubblici") come primo passo per smantellare l'attuale ordine politico, un'idea che considera fondamentale per ristabilire una struttura di governo funzionante.
Dati che odiano i migranti, da sempre
Una cosa importante: l’Ice è rimasta operativa anche durante le amministrazioni democratiche.
Durante Obama esistevano programmi come il “Secure Communities”, con l’uso di impronte digitali per identificare migranti detenuti. Poi è arrivato Trump e l'agenzia ha iniziato a usare dati provenienti da social media, riconoscimento facciale e database privati di utenze domestiche per tracciare i migranti e chiunque li aiutasse a nascondersi. Nel 2020 poi l'Ice ha firmato un accordo di 9 milioni di dollari con Clearview AI per l'accesso alla tecnologia di riconoscimento facciale basata su 3 miliardi di immagini pubbliche.
Qui non si tratta solo di decidere se l’efficienza data-driven sia compatibile con i diritti umani, ma anche di comprendere chi beneficia realmente di questa "efficienza", come abbiamo discusso in passato4.
Se i dati diventano armi contro le comunità più vulnerabili, possiamo davvero considerarli strumenti di progresso?
I data-link e la dataviz della settimana
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