In questo numero: intelligenza artificiale è un termine che nasce già ricco di problemi linguistici. Non abbiamo ancora trovato il modo di parlarne senza accostare le macchine all’umano.
Oggi senza sponsor, ma prima della “dataviz della settimana” c’è comunque un boxino a cui prestare attenzione.
Il nuovo universo che avevo scoperto era emozionante e terrificante e romantico, come qualsiasi cosa che cerchi di essere tutte e tre le cose.
Raphael Bob-Waksberg, Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata
Un mese fa ho chiesto alle persone che leggono i miei contenuti sui social se fossero in grado di spiegare i termini “intelligenza artificiale”, “algoritmo” e altri che influenzano la nostra vita digitale, e non, da più di dieci anni. Su Linkedin, dove mi seguono persone che lavorano anche in contesti dove gli algoritmi si progettano e il codice viene scritto ogni giorno, solo il 30% saprebbe spiegare bene con certezza il significato di ciascuna parola. Su Twitter la percentual…
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