La scorsa settimana la newsletter non è arrivata perché ho aderito allo sciopero dell’8 marzo. È la prima volta che l’ho fatto ufficialmente e, nel scegliere di fermarmi, bloccare tutto, in treno leggere un romanzo invece che libri di lavoro, ho capito due cose: 1) lo sciopero è uno strumento di lotta per persone che hanno il privilegio di scegliere. Ho evitato di rispondere alle email o di preparare slide perché avevo i nonni a Roma, quindi rinunciare a un prezioso giorno di lavoro da freelance sapendo che i bambini avrebbero potuto ammalarsi da un momento all’altro non mi ha spaventata più di tanto. Non avrei potuto fare questa scelta in un’altra occasione, bisogna sempre “lavorare come se il giorno dopo i ragazzini avessero l’otite” (semicit. un’amica mamma freelance). 2) Anche partecipare alle manifestazioni è un privilegio, così come fare attivismo, dal momento che la maggior parte degli incontri sono alle 18 o alle 18:30, che va benissimo per chi esce dall’ufficio, ma se hai una…
© 2023 Donata Columbro
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