Conosci progetti partecipativi di raccolta dati?
Mandameli! Oggi ti racconto del Myers Abortion Facility Database (La newsletter poi va in pausa estiva 🐚)
In questo numero: “i dati sono belli”, mi ha scritto un lettore nell’oggetto della sua email, ed è proprio così. Racconto sovente di quanto siano inaffidabili, incerti, problematici e siano comunicati male, ma in questi anni ho anche incontrato esperienze di raccolte dati che hanno avuto un impatto sulla vita di tante persone e mi hanno insegnato molto. Ne voglio conoscere di più e farle conoscere a voi, tramite questa newsletter, in uno spazio dedicato che partirà in autunno. Mi ha colpito per esempio scoprire chi c’è dietro il Myers Abortion Facility Database negli Stati Uniti. Vedrete più sotto!
🐚 PAUSA ESTIVA 🐚
Per la prima volta non ho programmato edizioni estive speciali, ma è molto probabile che mi mancherete e tornerò con qualche numero a sorpresa prima di settembre. Intanto c’è l’archivio da sbirciare, un libro da portarvi in spiaggia e articoli interessanti da leggere e ascoltare nei link che vi segnalo sotto.
🐚🐚
A sostenere la newsletter c’è ancora la mia cara Banca Etica, perché se le piccole azioni contano, una di queste è tenere i soldi in istituti di credito che non finanziano l’industria fossile e quella delle armi. Per verificare tutto questo c’è il loro nuovo bilancio sociale.
E ora, cominciamo.
I data-link della settimana
Un dataset: quello delle elezioni europee, liberato da
. In che senso? Nel senso che basandosi esclusivamente sul formato dei dati messo a disposizione da Eligendo, il portale del ministero dell’interno, non è possibile scaricare i dati, fare le mappe e i grafici che avete visto in questi giorni. Una spiegazione più dettagliata di come questo sia possibile nell’ultima newsletter di DatiBeneComune e in una divertente versione audio nel podcastUna data-notizia: al sud (inteso come sud globale) lo fanno meglio. Cosa? Raccogliere dati dal basso includendo cittadini e cittadine nell’intero processo.
(sigh) Secondo la presidente del consiglio, «la cosa più seria che abbiamo a disposizione per fare le nostre scelte» non sono né i dati né il parere degli esperti né il pensiero critico, ma «l’istinto». -
su X.(ops) Un articolo del Pew Research mostra che i sondaggi online a partecipazione volontaria possono fornire risultati fuorvianti: questo succede perché alcune persone rispondono velocemente solo per ottenere premi, senza pensare davvero alle domande. Ad esempio, un sondaggio ha sovrastimato il numero di giovani statunitensi che negano l'Olocausto. Per ottenere risultati più accurati sarebbe meglio usare metodi che scelgono i rispondenti in modo casuale, e, quando leggiamo i risultati dei sondaggi a partecipazione volontaria, teniamo conto di questo bias.
Historically, data has only been available to societies’ elites. (Storicamente i dati sono stati disponibili solo per le élite della società)
“Data Action” - Sarah Williams (MIT Press 2020)
Come si aggiorna un database sull’accesso all’aborto
Quando, lo scorso aprile, vari giornali statunitensi hanno pubblicato le mappe aggiornate con la distanza da percorrere per accedere alle strutture sanitarie dopo la nuova approvazione dei ban all’aborto in Arizona e Florida sono andata a guardare la fonte, ma senza approfondire: citavano tutti il “Myers Abortion Facility Database”.
Ho pensato:
ma guarda lì, negli USA hanno open data proprio su tutto eh, c’è anche un istituto che pubblica dati sui chilometri da percorrere per una IVG!
E invece.
Tornando su quelle mappe, per preparare un pezzo sul fatto siamo a due anni da Roe vs Wade, ho cliccato sulla fonte per scaricare i dati e ho scoperto che “Myers” è in realtà Caitlin Myers, docente di economia al Middlebury College, nel Vermont, che monitora l’accesso alle cliniche per l'interruzione di gravidanza negli Stati Uniti dal 2009. Ad aprile aveva infatti pubblicato i dati aggiornati e analizzato come le ultime sentenze avrebbero influenzato l’esercizio dei diritti riproduttivi di base per milioni di cittadine.
Il Myers Abortion Facility Database è dunque un archivio che raccoglie informazioni dettagliate sui nomi e gli indirizzi di tutte le strutture che offrono servizi di aborto “inclusi uffici di medici privati, ospedali e cliniche indipendenti che pubblicizzano pubblicamente la fornitura di servizi di aborto o che sono comunque identificabili da una gran parte delle donne che cercano un aborto”, come si legge sul repository (archivio digitale) che si appoggia su OSF, Center for Open Science, una specie di Github per l’open science (e cos’è Github? ecco).
Questo database rappresenta oggi una risorsa preziosa per raccontare l'accessibilità e l'impatto delle politiche sull'aborto con l’avanzamento di legislazioni sempre più restrigenti degli stati federali. Ma, oltre a questo progetto, Myers gestisce l'Abortion Access Dashboard insieme alle ricercatrici Lauren Bennett, Flora Vale e Alberto Nieto, utile per esplorare i dati aggiornati sui divieti di aborto, analizzando i loro effetti sui tempi di viaggio e la disponibilità di appuntamenti presso le strutture sanitarie, con la possibilità di accedere alle statistiche a livello di contea e di singolo stato federale.
In questa dashboard, in particolare, i dati i provengono da sondaggi regolari condotti da Myers e dal suo team.
Dal 2009 c’è quindi una persona dedicata a monitorare questo specifico esercizio dei diritti umani, con consistenza e persistenza, senza perdere una nuova legge e un nuovo ban, permettendo a giornali come il New York Times e il Washington Post di esporre queste ingiustizie.
Abbiamo bisogno di buone pratiche di produzione e racconto dei dati
Voglio scoprire altre Caitlin Meyers, altri osservatori come quello di Non Una Di Meno, come Obiezione Respinta, come la mappatura delle auto in divieto di sosta portata avanti da “Sai che puoi”, o quella sulla qualità dell’aria di Cittadini per l’Aria.
Mi aiuti a conoscerne tantissimi? Puoi partecipare compilando questo form (dove non è obbligatorio segnalare il proprio nome e la propria email, ma se avessi bisogno di spiegazioni aggiuntive potrebbero essere utili).
Compila il form (e se trovi qualche incongruenza con le categorie segnala pure!) e condividilo, se vuoi.
Questa newsletter è sostenuta da: Banca Etica
67.337 persone che hanno beneficiato di servizi sanitari, socio-assistenziali e socio-educativi.
4.095 persone migranti accolte.
150.000 tonnellate di CO2 evitate.
57.000 tonnellate di rifiuti riciclati.
Sono questi alcuni numeri che trovi nella nuova edizione del Report di Impatto dei finanziamenti di Banca Etica, un documento ancora unico nel contesto bancario internazionale.
Banca Etica, infatti, misura e pubblica le ricadute positive sulle persone, l’ambiente e le comunità realizzate attraverso la sua attività di credito.
La dataviz della settimana
Sono convinta che i genitori di noi Millennials fossero sconvolti dal fatto che i confini delle nazioni studiate dai propri figli e figlie nelle ore di geografia fossero radicalmente diversi da quelli presenti nei loro libri di scuola. Io penso spesso al fatto che i miei figli studieranno zone climatiche diverse: l’Europa ha un clima temperato? Dipende.
La redazione The Pudding si fa le stesse domande e ha sviluppato “Climate Zones: How will your city feel in the future?", per esplorare come il cambiamento climatico influenzerà il clima di 70 città globali entro il 2070.
Ad esempio, prima vedevamo l’Europa così:
Ma è meglio suddividere in più categorie:
Ultime date estive
STASERA → Roma, 26 giugno alle 18:30: nella rassegna ReSprint al Teatro Elettra parlo con Giovanni Prattichizzo (Istat) di divulgazione e comunicazione statistica ai tempi della sfiducia.
Gavoi, 7 luglio: alle 12 sono in dialogo con Stefano Bartezzaghi al festival letterario L’Isola delle Storie, discuteremo di creatività e intelligenza artificiale.
Roma, 11 luglio: alla rassegna “Umano, urbano, immaginario” a largo Bartolomeo Perestrello (Pigneto) dalle 19 con Oriana Persico e Agnese Trocchi sul tema “Internet, nuove tecnologie e democrazia. istruzioni per un uso consapevole”.
Questa newsletter è stata mandata a 7826 persone, cresce grazie al passaparola e può pagare i contributi esterni grazie agli abbonamenti. Vuoi anche tu l’accesso a tutto l’archivio e sentirti parte della comunità? Pensa a un upgrade della tua iscrizione, ma prima, provala gratis:
Io ti ringrazio per avermi letta, se vuoi portarmi nella tua azienda, libreria, biblioteca, scuola o circolo scrivimi a contact-columbro@elastica.eu (sì, è una bella novità: ora sono rappresentata dall’agenzia Elastica per tutti gli eventi!)
EHI, TORNO A SETTEMBRE EH! Baci!